Qualche giorno fa si è festeggiato San Valentino, la festa degli innamorati.
Per qualcuno il 14 Febbraio è l’ennesima data da ricordare nell’infinito elenco di ricorrenze tra cui anniversari, compleanni, data in cui avete preso il cane, attribuito il nome a un peluche e altre potenziali idiozie per le quali se in questo momento sei single, starai sorridendo più degli altri. 😀
Per qualcuno questa è una festa sciocca, inutile e consumistica.
Per qualcun’altro invece questa è, per eccellenza, la festa dell’amore.
In ogni caso, per tutti esistono tre buoni motivi per cui questa festa ci fa bene:
1. Ricordare le date e gli avvenimenti (non vale scriverle o affidarsi a facebook) permette al nostro cervello di allenare la nostra memoria episodica, che contiene, appunto, tutti gli episodi della nostra vita ed è un tipo di memoria a lungo termine.
Questa è la memoria che, più di tutte, è utile tenere viva soprattutto in vista del futuro.
Di questo, e degli altri sistemi di memoria però, parleremo in modo più approfondito in uno dei prossimi articoli.
2. Vedere cuori dappertutto fa bene: il simbolo del cuore ha una storia molto lunga, è probabile che arrivi dai geroglifici, infatti per gli antichi egizi, il cuore era la sede dell’anima e la leggenda narra che il dio Anubi pesasse i cuori dei defunti prima di decidere la loro sorte nell’aldilà.
Anche in moltissime altre religioni il simbolo del cuore ha un profondo significato spirituale, e questo è il motivo che ci ha portato a rappresentarlo, a disegnarlo e a costruirlo, fino a farlo entrare nell’alfabeto universale.
queste monete risalgono a quasi tremila anni fa e appartengono a coloni greci.
Chiunque veda questo simbolo è in grado di ricondurlo al suo significato, che concettualmente viene inteso come sede dell’emotività, supportato dal colore rosso che indica la passione.
Si è creato quindi un aggancio mentale che riporta il nostro cervello a vivere o a pensare, anche per qualche frazione di secondo a emozioni positive.
Ecco perché al nostro cervello fa bene vedere cuori: sottoporre una persona a emozioni positive durante una giornata, magari impegnativa, ci consente di essere più felici, rilassati e anche di ricordare meglio.
La pubblicità conosce benissimo questi meccanismi: pensate a quanti marchi hanno creato i loro loghi utilizzando dei cuori.
Ecco alcuni esempi:
Forse qualcuno si sta chiedendo perché l’icona sia così distante dall’immagine reale.
È probabile che si sia utilizzato un simbolo quando ancora non c’era alcuna conoscenza di come fosse fatto un cuore vero e che poi si sia conservata quella tradizione continuando a disegnarlo nello stesso modo, ma presumibilmente il motivo è che la sua immagine reale, non ci trasmetterebbe emozioni positive, e non sarebbe in grado di veicolare i nostri pensieri su qualcosa di bello.
Volete una prova?
C’è un ultimo motivo per il quale festeggiare San Valentino, ma in modo più semplice amare, può fare bene alla nostra mente, e soprattutto alla nostra memoria.
Quando ci innamoriamo, proviamo amore, abbracciamo o baciamo una persona cara, il nostro corpo rilascia un ormone che si chiama ossitocina, meglio conosciuto come “ormone dell’amore”.
Viene spesso definito anche come l’ormone che combatte lo stress, ma forse non sapevate che è anche considerato un fortissimo rafforzatore di memorie.
Yomayra Guzman, ricercatrice alla Northwestern University, è riuscita a dimostrare quanto soggetti che avevano prodotto più ossitocina riuscissero a ricordare meglio e sul lungo termine, rispetto a chi era stato privato momentaneamente dei recettori di questo ormone, i quali non ricordavano nemmeno cose accadute solo due ore prima.
L’odio, contrariamente a quanto si pensa, non è mancanza d’amore, ma mancanza di memoria.
Infatti, durante ogni discussione, litigio e qualsiasi momento di rabbia, soprattutto con le persone cha amiamo, la nostra memoria viene bloccata da una neuroinibizione che non ci permette di accedere immediatamente ai bei ricordi, che potrebbero farci sorridere e interrompere il litigio.
Immaginate per un attimo cosa accadrebbe se durante un litigio tra madre e figlio, lei pensasse alla prima volta che lo ha stretto tra le sue braccia, e lui a tutti i regali, le torte, e alle volte in cui hanno giocato insieme.
Pensate cosa accadrebbe se durante una lite, i due amanti si ricordassero del loro primo bacio.
Sarebbe una disdetta per le emozioni negative, perché dovrebbero lasciare posto a quelle positive.
State pensando che dirlo è più facile di farlo?
Si, avete ragione. Ma questo non lo rende impossibile.
Se volete un suggerimento armatevi di un cuoricino, portatelo con voi, non importa se fisicamente o solo mentalmente, ma immaginate di averlo con voi, e quando sarà il momento respirate e prima di fare qualcosa, pensate a quel cuoricino.
In ogni caso, ne verrà fuori qualcosa di buono.
1 commento on "Amore e Memoria"
Wow! <3 Grazie di aver trasformato queste informazioni in un bell'articolo per condividerlo, mettendoci cura ed amore :)