“Già avevo poca memoria prima, ma da quando è nato mio figlio non ricordo più nulla!”
Spesso mi capita di ascoltare affermazioni simili pronunciate da donne di età diversa.
È solo una percezione o davvero durante la gravidanza e dopo il parto qualcosa nel cervello delle neomamme cambia?
Numerose ricerche ci vengono in aiuto per fornirci una risposta. Una di queste, sostenuta dal team dello psicologo Pilyoung Kim dell’università di Yale, ci dà un’ottima notizia: parte del cervello si amplia durante e dopo il parto!
Le aree maggiormente interessate in questo cambiamento sembrano essere quelle legate al mesencefalo e all’ipotalamo, associate alla motivazione, al comportamento, ai processi emotivi, e quelle del giudizio e del ragionamento, situate nella corteccia prefrontale.
Semplificando, termini anatomici a parte, il cervello delle neomamme, secondo questi studi, diventa più plastico e pronto a ricevere nuovi stimoli. Questo trasforma la donna in una specie di supereroe, in grado di sostenere i nuovi ritmi che seguiranno l’arrivo del piccolo, prestare attenzione a più cose simultaneamente, prevedere i bisogni della prole e tante altre cose (il tutto riducendo notevolmente le ore di sonno, nella maggior parte dei casi!).
E allora perché molte di queste donne hanno la sensazione che il proprio cervello si riduca anzichè ampliarsi? Perché nonostante questi nuovi superpoteri, per molte diventa molto più difficile di prima tenere a mente appuntamenti, date e addirittura i nomi delle persone?
Sempre secondo una serie di studi americani, sarebbe dimostrato che le cosiddette “amnesie materne”, già presenti in gravidanza, non sono dovute a un problema di memoria, ma a uno spostamento delle risorse verso ciò che l’istinto ritiene essere prioritario. Se a livello neurale è dimostrato un amento delle connessioni, queste vengono sfruttate per soddisfare bisogni differenti dal memorizzare dati specifici o altre informazioni che non vengono considerate rilevanti per la sopravvivenza della specie.
Insomma, per memorizzare le informazioni importanti per i loro bambini, in aiuto alle mamme viene l’istinto e il loro “super cervello”. Per tutto il resto, ci vuole una strategia che ci permetta di fissare mentalmente, in modo più consapevole, quelle nozioni che passerebbero in secondo piano.
Dunque, è proprio il caso di ammettere che Madre Natura ha fatto la sua parte. Ora tocca a voi, donne, completare l’opera!
1 commento on "Il cervello più grande è delle donne"
quando si dice prendere alla lettera la parola studiare! Grande prova Laura!