La crisi è una benedizione
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14 maggio 2015 - 11:47, by , in blog, No comments

Gestisce questo blog, praticamente da quando è nato! È super paziente e molto competente nella scelta dei termini più corretti e immagini che ispirino. Questa volta le ho chiesto se avesse voglia di scrivere lei! Mi ha decisamente colpito, quasi emozionato. Vi presento: Marianna Masciandaro.

 

“Non possiamo  pretendere che  le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione  per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi  supera sé stesso senza essere ‘superato’. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle  persone e delle nazioni  è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”.

Più di 80 anni fa, Albert Einstein teorizzava così la crisi.

La parola deriva dal greco κρίσις e originariamente indicava la separazione, provenendo dal verbo κρίνω: “separare”, utilizzato in riferimento alla trebbiatura, cioè all’attività conclusiva nella raccolta del grano, consistente nella separazione della granella del frumento dalla paglia e dalla pula. Da qui derivò tanto il primo significato di “separare”, quanto quello traslato di “scegliere”.

Dunque, dal significato originario che rimandava alla realtà concreta delle cose, quale la cernita del grano durante la trebbiatura, la voce è passata, attraverso un lento processo di astrazione terminologica, a indicare una condizione prettamente negativa che riguarda “deterioramento”, “turbamento”, “sconvolgimento” di un certo status quo. Ciò che sopravvive, nel sostrato semantico della parola, è l’idea di evoluzione delle cose, di una situazione, di una condizione fisica o psichica nel tempo.

Il motivo per cui, quando mi è stato chiesto di scrivere questo articolo, ho pensato di dedicarlo a questo termine così bistrattato è perchè mi piacerebbe che coloro che si trovano ad affontare una crisi possano intravedere l’incredibile occasione che hanno di fronte per dare una svolta alla propria vita.

Quando ho terminato gli studi universitari, questa parola è rimbombata nella mia testa e nella mia quotidianità, migliaia di volte. Sentimentale, lavorativa, economica. La crisi. Costruisci il tuo futuro nel bel mezzo dell’esplosione della disoccupazione. Prova a ripartire dopo un fallimento. Crisi, con tutto il portato di negatività che questo termine si trascina dietro di sè.

Sono approdata a Milano con la mia crisi. Una città sconosciuta, popolata di sconosciuti. Volevo guardarla in faccia la mia crisi e soltanto lontano da ogni certezza, potevo affrontarla veramente.

Pianti, solitudini, irrequietezze. Il cambiamento è crescita. Nessuna crescita è indolore.

Eppure. Se la crisi non avesse bussato alla mia porta, non avrei preso una valigia in mano, non avrei spinto sull’acceleratore affinchè qualcosa cambiasse. Ecco, il cambiamento. Nessun cambiamento è così potente come quello generato da una crisi.

Da 5 anni vivo e lavoro a Milano. Questa città è diventata la mia seconda casa, popolata di persone con cui ho stretto legami indissolubili. Quando mi guardo indietro e penso alla mia crisi, ricordo le parole di Einstein che la definiva “una benedizione”.

La verità è che quando inizi a metter in circolo la tua attività e la voglia di raggiungere degli obiettivi, le cose accadono. Anche piccole, minuscole. Non puoi sapere dove ti porteranno, ma puoi cominciare a seguire la corrente.

Quando ho iniziato a occuparmi della gestione di questo blog, ero totalmente inconsapevole di come sarebbe evoluta questa collaborazione. Oggi è fonte di crescita e stimoli continui.

Eppure, se non fossi passata attraverso quella crisi che mi ha donato il coraggio di prendere in mano la mia vita, non avrei goduto di tutti i benefici che ne sono conseguiti.

 

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