Gli abbracci producono felicità
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1 ottobre 2015 - 14:29, by , in blog, No comments

A scrivere per il nostro blog oggi è una giovane collaboratrice di EgoFormazione, Camilla Fallarini, che ci racconta i sorprendenti risultati di una ricerca da lei condotta sull’importanza degli abbracci nella vita di ognuno.

 

A chi non piacciono gli abbracci? A chi non piace essere abbracciato in una giornata storta e sentirsi dire che va tutto bene? A chi non piace il ricordo di un abbraccio particolare?

Ecco, sono una persona molto curiosa e altrettanto affettuosa. Così, un giorno mi sono chiesta se fosse possibile ricordare maggiormente le sensazioni, le emozioni, le situazioni, i contenuti di un testo o una canzone emozionante attraverso gli abbracci e mi sono imbattuta in una serie di studi scientifici.

Hai mai abbracciato qualcuno con talmente tanta emozione da ricordare addirittura com’eri vestito, com’era vestita la persona che stringevi, che stagione era, se pioveva o c’era il sole?

Facendo un po’ di ricerche, ho scoperto che la durata media di un abbraccio tra due individui è di circa tre secondi ma i ricercatori hanno scoperto che quando un abbraccio dura più di 20 secondi si produce un effetto di tipo terapeutico sia sul corpo sia sulla mente .

Un abbraccio dato in modo sentito tra due persone produce un ormone chiamato “ossitocina”, noto anche come ormone dell’amore o ormone della felicità. L’ossitocina viene prodotta dall’ipotalamo e secretata dalla neuroipofisi, situata alla base dell’encefalo. Quest’ormone è un potente calmante e produce benefici sia a livello fisico sia mentale e aiuta a rilassarci, a calmarci, a sentirci al sicuro, ad alleviare paure e ansia. E’ un calmante del tutto naturale e ogni volta che ridiamo, siamo felici o abbracciamo qualcuno, lo produciamo. Un po’ come quando il neonato piange e la mamma prendendolo tra le sue braccia, lo calma. No, non è magia, è il potere degli abbracci che infondono sicurezza e felicità.

Un dottore dell’università di Vienna, di nome Jurgen SandKuhlerno, ha condotto uno studio sulla correlazione tra abbracci e memoria. Il ricercatore e il suo team hanno esaminato circa 70 individui di entrambi i sessi, tutti di età compresa tra i 18 e 55 anni, nell’arco di due settimane. Alcuni dei partecipanti avevano un rapporto molto stretto, altri non si conoscevano nemmeno.

Il ricercatore ha scoperto che un semplice abbraccio può abbassare i livelli di stress e aumentare la capacità di memorizzare. Dai risultati emerge anche che gli abbracci aiuterebbero ad abbassare la pressione arteriosa e quindi combattere l’ipertensione.

Circa tre quarti dei volontari, infatti, ha registrato un aumento della memoria esponenziale nelle due settimane di monitoraggio e il 65% una forte riduzione della pressione arteriosa e dello stress.
Questi abbracci sembrano proprio essere perle di vita.
Gli abbracci, però, non sono tutti uguali. Dallo studio è emerso che soltanto chi  aveva anche un minimo di coinvolgimento emotivo era in grado di alzare i livelli di ossitocina in circolo.

Molto spesso, nella vita frenetica del nostro secolo, ci capita di non abbracciare più chi amiamo o ci sta vicino. C’è la paura del rifiuto, del sentirsi soli anche in un abbraccio tra due persone o addirittura manca il tempo per abbracciarsi. Si è sempre più impegnati a cercare di guadagnare tempo per se stessi e per le persone che ci vogliono bene. Allora, abbracciate coloro ai quali siete legati, non lasciate che il tempo passi. E se si può unire la salute ai gesti di cuore, bè, non c’è nulla che ripaga di più .

“In un abbraccio non si può fingere. C’è un certo senso di appartenenza in questo atto in cui i due centri del cuore s’avvicinano, si parlano e lo fanno oltre i confini del corpo, in un abbraccio non ci sono barriere, e per un istante, ti fa sentire l’uno parte dell’altro. E’ un gesto morbido che avvolge tutto, anche le paure, le debolezze e le insicurezze”. cit. Anna Biason

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